Tirocini terapeutici e formativi

Tirocini terapeutici e formativi


L’agricoltura, il giardinaggio come pure le attività di laboratorio rivestono notevole importanza nell’ambito di progetti di assistenza, recupero e inserimento lavorativo di categorie svantaggiate, sia come attività formativa e ricreativa sia da un punto di vista propriamente professionale. Dare occupazione nei suddetti settori e perseguire parallelamente un inserimento sociale e lavorativo di soggetti con disagio è “la mission” della San Domenico Abate – Cooperativa Sociale.

La Cooperativa intende intraprendere rapporti con strutture pubbliche e private per accogliere gratuitamente nella sua compagine sociale persone che hanno avuto problemi di disagio sociale o psichico, inserite prima come tirocinanti e successivamente, se le condizioni economiche e finanziarie lo permettano di diventare socie ed assunte all’interno della Cooperativa. Per perseguire coerentemente questo obiettivo, San Domenico Abate propone percorsi di inserimento lavorativo, assegnando molta importanza alla qualità degli inserimenti lavorativi caratterizzati dal clima e dalla bontà delle relazioni tra i soci lavoratori e dalla qualità del progetto stesso di inserimento. La Cooperativa è un “luogo di lavoro” dove si persegue il rispetto e l’accoglienza e dove le diversità diventano risorsa e ogni individualità deve convivere con l’interesse collettivo.

Iter di inserimento del tirocinante

La Cooperativa instaura il rapporto attraverso i Servizi Sociali del Municipio o delle Asl o del DSM (Distretto Salute Mentale) che segnalano alcuni utenti che secondo loro sono pronti a intraprendere una strada di autonomia e di emancipazione. Si elabora insieme un progetto di inserimento tenendo conto delle esperienze e delle capacità del soggetto. Le stesse strutture provvedono a coprire a livello assicurativo (Inail e RCT) il tirocinante durante tutto il progetto riabilitativo. In genere il tirocinio può durare da 6 a 12 mesi ed in alcuni casi può essere rinnovato fino a 24 mesi. In alcun i casi, se il Servizio sociale o il DSM lo credono necessario , possono assegnare agli utenti delle borse lavoro a titolo di rimborso spese.

Se non si è seguiti da nessuna struttura occorre rivolgersi alla ASL di competenza o a i servizi sociali del proprio municipio, richiedendo un incontro per stabilire insieme un percorso riabilitativo che sarà diverso da caso a caso. Nell’ipotesi condivisa di un

La nostra Cooperativa che non è un “laboratorio protetto” ma luogo di lavoro vero e proprio, i tirocinanti svolgono le nostre stesse attività e mansioni lavorative, sia nel settore agricolo (coltivazione di ortaggi, semina, trapianti, zappettatura e raccolta) sia nel settore giardinaggio (piantumazione piante e fiori, potatura siepi e cespugli) sfalcio erba e pulizia prati e aiuole, che nei laboratori artistici e di restauro. Inoltre imparano a rispettare tempi, consegne e metodologie tipiche di un vero posto di lavoro, anche se più sensibile e attento alle loro problematiche, al rispetto dei compagni di lavoro e al lavoro d’equipe. Durante tutto il tirocinio ci sono dei momenti periodici di verifica tra il tirocinante, il nostro tutor aziendale e l’assistente sociale per verificare gli obiettivi e i progressi.

Se le condizioni economiche lo consentono e se il tirocinante ha risposto appieno agli obiettivi e del tirocinio ed ha raggiunto soddisfacenti livelli di professionalità ed autonomia, l’assunzione in cooperativa è il coronamento di tutto questo percorso.